Corde e ricordi

By interfase, 22 August, 2025
Borsatti-Ponterosso-Corde-Cartolina

A questo punto viene spontaneo chiedersi: perché le corde della Bora non ci sono più? Forse perché la Bora non è più quella di una volta? Forse perché le colonnine sono state sostituite da altre colonnine, con le catenelle? Ma queste colonnine forse ora sono più utili come dissuasori antiparcheggio o difensori dell’incolumità dei pedoni? Forse perché quando c’è bora si gira in macchina, mentre una volta la gente si muoveva di più a piedi? Forse perché a volte venivano rubate? Probabilmente le corde sono sparite per tutte queste ragioni insieme. 

Nei sette depositi del Comune di Trieste i paletti erano identificati dalle targhette in legno che indicavano il luogo dove le corde andavano posizionate, il numero dei paletti e la lunghezza della fune. Per esempio in via dell’Istria 33 andavano sistemati 2 paletti doppi, 11 paletti singoli usando 35 metri di corda.

In questa “mappa vintage” puoi scoprire alcuni dei punti dove venivano posizionate le corde nei luoghi più centrali della città.

 

Dov'erano posizionate

In questa mappa potete vedere i luoghi dove venivano posizionate la corde nei giorni di Bora.

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Fino a qualche anno fa, caratteristiche colonnine bianche e rosse, dotate di lunghe corde, rappresentavano un provvidenziale appiglio contro le raffiche. Erano le famose corde della Bora. Da settembre a marzo si potevano vedere in via Carducci, in piazza Unità, in piazza della Borsa, in tutti i punti più esposti della città. Su qualche marciapiede ci sono ancora gli inviti che le ospitavano.