By interfase, 30 October, 2025

Situata all’angolo tra via Nazionale e via dei Salici, la Stele di Zinzendorf è un monumento eretto nel 1780 per celebrare l’apertura della “via Zinzendorfiana”, un’importante direttrice commerciale che collegava Trieste all’altopiano e, più in generale, all’entroterra viennese.

By interfase, 22 August, 2025

A questo punto viene spontaneo chiedersi: perché le corde della Bora non ci sono più? Forse perché la Bora non è più quella di una volta? Forse perché le colonnine sono state sostituite da altre colonnine, con le catenelle? Ma queste colonnine forse ora sono più utili come dissuasori antiparcheggio o difensori dell’incolumità dei pedoni? Forse perché quando c’è bora si gira in macchina, mentre una volta la gente si muoveva di più a piedi? Forse perché a volte venivano rubate? Probabilmente le corde sono sparite per tutte queste ragioni insieme. 

By interfase, 20 August, 2025

Misurare le temperature, la velocità del vento e raccogliere altri dati giorno per giorno, anno dopo anno è importante per capire le caratteristiche climatiche di un luogo e come cambiano nel tempo. Per questo con entusiasmo abbiamo inaugurato due nuove stazioni meteorologiche, una sul tetto del Borarium di Opicina e l’altra alla Sella della Bora, il punto della provincia di Trieste dove non solo la Bora ma anche le brezze risultano più accentuati. Siamo molto curiosi di vedere se la Bora alla Sella della Bora arriva a 200 km/h o su di lì! 

By interfase, 20 August, 2025

Il Borarium è il nuovo spazio museale dove conoscere la Bora attraverso coinvolgenti postazioni interattive dedicate ai visitatori di tutte le età. Spiegazioni, dati, curiosità, giochi. E memorie! Perché nessuno conosce la Bora meglio di chi la vive. 

By interfase, 20 August, 2025

La statua della Vittoria Alata posta sulla cima è stata realizzata tenendo bene in considerazione la forza delle raffiche di Bora in quel punto esatto, a 120 metri d’altezza.
Le ali sono forate e hanno un’anima d’acciaio per essere elastiche con le raffiche più forti e offrire così una minore resistenza al vento.

By interfase, 20 August, 2025

Se il vento di est nord est soffia forte, puoi rifugiarti in queste vie strette e dunque non esposte ai réfoli. Se queste vie sono soprannominate così è perché riparano dal freddo come le fodere (fòdre in dialetto triestino) di un cappotto. Le trovi nella zona di Cavana, tra via San Sebastiano e via Pescheria.

By interfase, 20 August, 2025

All’angolo con via del Mulino a vento ecco uno dei punti dove il vento di greco-levante (un altro modo di chiamare la Bora) dà il meglio di sé. Non a caso su quell’angolo della strada è stata eretta una “barriera protettiva”. Qui i cartelli stradali dondolano e le serrande suonano più che altrove.

By interfase, 20 August, 2025

Nel popolare quartiere subito dietro San Giusto, oltre che via del Mulino a vento, dove il mulino durò poco a causa della violenza della Bora, esiste anche una via del Vento. Un tempo c’era anche l’androna Riparata (dalla Bora), ora sostituita da nuove costruzioni. Se cerchi emozioni eoliche forti, non perderti questo rione! 

By interfase, 20 August, 2025

In questa elegante via è facile farsi cogliere da réfoli improvvisi, magari attraversando la strada su via Roma o via San Spiridione. All’angolo con via Dante incontri la statua di Umberto Saba che ritrae il grande poeta triestino mentre si reca verso la sua libreria antiquaria con il bavero del cappotto rialzato dalla Bora. Poetico incrocio.

By interfase, 20 August, 2025

Questa villa settecentesca all’angolo tra Via Bazzoni e Via Cappello fu battezzata così dal suo proprietario George Moore per la violenza delle raffiche di vento che la colpivano.

In questa casa nacque lo scrittore Scipio Slataper, l’autore del Mio Carso, un testo dove la Bora è fortemente presente.