Il piazzale della Cattedrale è senz’altro uno dei luoghi più ritratti nelle antiche cartoline della Bora, ed è facile capire perché. Da lì, vale la pena salire al castello, che “domina” la città, proprio come la Bora.
”Quando soffia, ella impedisce ai pedoni il transito più per questa contrada che per qualsiasi altra, e questo è il solo motivo per cui le fu imposto il nome di Bora, che le è naturale.” Così scriveva Antonio Tribel nella sua “Passeggiata per Trieste” del 1884.
Ma non è detto che sia così, prova un po’ a vedere.
La Bora arriva di traverso sul canale. Qui più che altrove fai attenzione se indossi un cappello. Per un’esperienza ancora più coinvolgente, quasi immersiva, ti consigliamo di attraversare il “Passaggio Joyce”, meglio noto come “Ponte Curto”.
In questa piazza di mercato, un tempo affollata dalle venderìgole (fruttivendole) e poi riempita anche dalle bancarelle dei venditori di jeans, il vento continua a soffiare forte.
Se fai attenzione la fontana è dotata di una speciale aletta per evitare di bagnarsi quando c’è vento. Un po’ più in là, solo la statua di James Joyce resiste impassibile alle raffiche.
Piazza della Borsa, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Dalmazia, Piazza Oberdan, Piazza Goldoni, senza dimenticare Largo Barriera Vecchia, Piazza Garibaldi, Campo San Giacomo o Piazza Puecher… Ognuno di questi luoghi è un palcoscenico per lo spettacolo della Bora. E tutti possono essere protagonisti.
La piazza simbolo della città è grande come il mare. Con la Bora, questo “mare” diventa molto mosso e chi passa di là diventa protagonista di un’emozionante traversata da una parte all’altra, che dura un minuto ma sembra un oceano. Attenzione: se soffia forte, dal Palazzo della Regione verso il mare soffia ancora più forte!
In un giorno di calma questo Molo è un placido luogo per passeggiate, riflessioni, chiacchiere, tramonti. Ma quando la Bora soffia gagliarda è una sfida arrivare fino in fondo alla bitta dei venti. Chissà come doveva essere in passato quando ghiacciava più spesso, ora gli inverni sono più caldi e il fenomeno è più raro.
Quando la Bora soffia, le centinaia di barche a vela attraccate ai pontili si esibiscono in uno straordinario concerto di drizze contro gli alberi. Poesia sonora.